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“Resistenza Franca” torna in scena 30 agosto ai Giardini del Baraccano

Omaggio a Franca Rame, alla sua scrittura di resistenza al femminile attraverso la messa in scena di 3 monologhi che mettono al centro il tema della morte e della maternità, insieme al desiderio di ribellione ai potenti e di riscatto sociale. Lo spettacolo, gratuito con contributo del Qu.re Santo Stefano,  verrà rappresentato a all’interno della rassegna “Scaravilli in Scena” promossa da Comitato Piazza Verdi, come capofila e da Youkali.

30 agosto ore 21:00 presso i Giardini del Baraccano in via Santo Stefano 119.

L’Associazione Culturale Youkali APS promuove la drammaturgia al femminile e la storia delle donne, attivando, teatralmente, nuove forme di resistenza civile e riflessioni su temi sociali, in particolare sui valori della resistenza al nazifascismo e alle mafie.

L’evento in caso di maltempo verrà annullato.

Ingresso gratuito. Ingresso consentito con Green Pass e documento d’identità.

Prenotazione obbligatoria  per protocollo sanitario: 333 4774139, info@youkali.it indicando nome, cognome e un recapito di ciascun partecipante. E’ possibile prenotarsi anche in loco da mezz’ora prima dell’evento all’ingresso del Giardini del Baraccano.

Ricorda: non è possibile accedere con temperatura superiore ai 37, 5°.

Informazioni e prenotazioni: 333 4774139, info@youkali.it

Lo spettacolo:

L’attrice Simona Sagone metterà in scena i monologhi Michele Lu Lanzone, Nada Pasini e Una madre. L’Associazione Culturale Youkali APS intende, con questa produzione, proseguire nel suo obiettivo di promozione della drammaturgia al femminile e della storia delle donne, erodendo, anche attraverso il teatro, la visione patriarcale dell’esistenza e attivando nuove forme di resistenza civile e riflessioni su temi sociali, in particolare sui valori della resistenza al nazifascismo e alle mafie.

“Michele Lu Lanzone” è la storia di un sindacalista siciliano ucciso dalla mafia perchè cercava di portare l’acqua ai contadini. Il racconto è ambientato in un manicomio dove è ricoverata la madre impazzita dal dolore per la vicenda. La piece faceva parte di uno spettacolo in due atti dal titolo L’operaio conosce 300 parole, il padrone 1,000 – per questo lui è il padrone di Dario Fo e Franca Rame che ha debuttato alla Camera del Lavoro di Milano il 20 novembre 1969.

A segure “Nada Pasini” partigiana della Settima Brigata GAP di Bologna coinvolta nella cura dei feriti reduci dalla battaglia di Porta Lame il 7 novembre del ’44 e per questo torturata dai nazifascisti come ritorsione per le perdite subite dai loro ranghi e per indurla a fare i nomi dei medici dell’infermeria della brigata. L’atto unico, insieme ad altri scritti tra il 1970 e il 1971, è stato raccolto in “Fabulazioni sulla Resistenza” e reca l’indicazione “Quattro monologhi di Franca Rame, Dario Fo, Jacopo Fo”, a cura di Franca Rame. Rientra poi nello spettacolo e nel vinile “Basta con i fascisti!” (1973) del Collettivo la Comune di Dario Fo e Franca Rame.

L’ultimo brano in scena sarà “Una madre” scritto nel 1982. A parlare è la madre di un terrorista appena entrato nelle BR catturato con la pistola in mano alla prima missione. L’atto unico racconta la difficile presa di coscienza da parte della donna di avere un figlio terrorista e la penosa visita al ragazzo nel carcere speciale in cui viene rinchiuso. La madre chiama il pubblico a riflettere sul passaggio di questi giovani arrestati per terrorismo dalla contestazione studentesca alla lotta armata e appella alla corresponsabilità tutti coloro che avevano preso parte alle manifestazioni e alle lotte politiche dal ‘68 in avanti, come anche quanti avevano assolto gli autori delle stragi fasciste nel dopo guerra e gli autori di tutte le successive stragi da Piazza Fontana a Bologna.

In scena, accanto all’attrice Simona Sagone ci sarà il musicista polistrumentista Mirco Mungari e all’atto unico “Michele lu Lanzone” parteciperà anche l’attrice Sara Graci insieme a due allieve del laboratorio di lettura espressiva “Io leggo donna” realizzato da Simona Sagone per Falling Book, Paola Padovani e Beatrice de Leonibus, che vestiranno i panni delle infermiere del manicomio. Costumi di Paola Martinelli Arlotti.

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