ADRIANA LODI: RACCONTAMI UNA FAVOLA VERA
Spettacolo dedicato alla vita di Adriana Lodi la politica e sindacalista bolognese che si batté per i primi nidi e per i diritti delle donne
(STRA 900ER terza edizione: figure di donne del ‘900 in Emilia-Romagna)
Prima bolognese dello spettacolo “Adriana Lodi: raccontami una favola vera” il 19 dicembre ore 21 al Teatrino del Baraccano in via del Baraccano n. 2, con replica a Medicina il 20 dicembre ore 21 alla Sala del suffragio in Viale della Libertà 60. Lo spettacolo è promosso dall’Associazione Youkali APS, nell’ambito di Stra 900 ER, per raccontare le donne del nostro territorio. Adriana Lodi, nella sua autobiografia, racconta la sua lunga e appassionante attività politica tra Bologna e Roma, le lotte sindacali e l’attività legislativa per affermare i diritti delle donne, dei minori e dei/delle cittadini/e. Lo spettacolo sarà preceduto, alle ore 20:30 da una presentazione a cura di Laura Branca giornalista e autrice della drammaturgia. Saranno presenti i figli e nipoti di Adriana Lodi.
“Adriana Lodi: raccontami una favola vera” è realizzato in collaborazione con Centro documentazione donna, Fondazione Argentina Altobelli e Fondazione 2000. Lo spettacolo per la drammaturgia di Laura Branca, vede in scena le attrici Simona Sagone e Sara Graci, il polistrumentista Mirco Mungari per la regia di Simona Sagone. .
LO SPETTACOLO
Dalla biografia alla scena. Si accendono le luci due donne: un’anziana Lodi e una giornalista si trovano in casa dell’onorevole per scrivere “la favola vera”.
Tra domande e risposte, man mano si ricostruisce la storia del nostro paese tra gli anni ‘60 e fino al ‘92, anno in cui Lodi lascerà la vita politica attiva. Uno spettacolo al contempo ricco di fatti, ma anche emotivamente coinvolgente. Uno spettacolo con una narrazione semplice e diretta che svela una recente storia troppo poco ricordata.
Adriana Lodi classe 1933, prima assessora nella giunta Dozza, poi nella giunta Fanti ha aperto e avviato i primi nidi pubblici e comunali a Bologna. Era nel 1969. Lo stesso anno è stata eletta deputata tra le fila del PCI. Arrivata a Roma ha lavorato con grande slancio per affermare e consolidare gli asili nido anche a livello nazionale attraverso l’approvazione della legge 1044, legge pubblicata in gazzetta il 6 dicembre del 1971.
“Gli asili nido c’erano già ai miei tempi. Si chiamavano Onmi (opera nazionale maternità italiana) ma erano servizi, aperti durante il fascismo, che erano destinati alla sola cura dei bambini quando le madri erano costrette ad andare a lavorare. Li ho sperimentati io stessa con mio figlio e ho capito che si doveva cambiare questo servizio che non considerava il benessere e lo sviluppo dei bambini in maniera adeguata. Quando sono stata eletta assessore ho avuto la possibilità di aprire nidi. Per farlo ho studiato i modelli già presenti in Italia, i nidi aziendali di Olivetti e le scuole Montessori, e poi grazie ad un cugino ho avuto la possibilità di visitare i nidi di Stoccolma. Un’esperienza fantastica! Ho importato il modello anche a Bologna.”
Racconta Lodi nella sua autobiografia “Raccontami una favola vera”, pubblicata da Bacchilega e scritta insieme alla giornalista Laura Branca, la sua battaglia per avviare i primi nidi e molte altre lotte per affermare politiche mirate al sostegno dell’infanzia e dei più fragili in generale, lavorando a più testi legislativi che hanno mutato definitivamente i diritti delle persone: legge sul divorzio, legge sulla maternità, sui nidi, legge sui consultori.
Simona Sagone che ha messo in piedi lo spettacolo spiega la nascita della messa in scena e in qualità di presidente dell’Associazione Youkali APS, che sempre si batte per i diritti delle donne, ricorda: “Una favola vera alla cui realtà la stessa protagonista a volte arriva a dubitare confrontando quel tenace lavoro di tessitura di accordi tra diversi schieramenti attuato nelle commissioni parlamentari della così detta prima Repubblica, con l’attuale muro contro muro degli schieramenti politici in cui “ci si parla l’uno sulla testa dell’altro per non ascoltarsi”, come dice Lodi nelle parole riportate dall’autrice della drammaturgia Laura Branca. Gli accordi che, nella tanto vituperata prima Repubblica, hanno portato a leggi importanti per tutte le donne come: la riforma del diritto di famiglia, la legge sui nidi, sui consultori, sul lavoro a domicilio, su divorzio e aborto, oggi forse non sarebbero possibili perché manca una visione condivisa di politiche per favorire l’autodeterminazione delle donne e delle ragazze, non si riescono a portare avanti politiche per tutte che valgano quindi per ciascuna. Una parte del Paese sostiene che se una donna emerge e arriva a posizioni apicali, vi giunge per i suoi meriti personali e non incoraggia che, giunta al vertice, si occupi di rendere il potere raggiungibile a tutte le altre, tendendo piuttosto a preservarlo per gli eletti della propria parte perpetuando una visione del mondo patriarcale. Adriana Lodi, insieme alle donne che con lei hanno lottato dentro e fuori dal parlamento, hanno avuto forte una visione del “noi” e del “per tutte” avendo il coraggio anche di non rivendicare per sé successi ottenuti con un lavoro collegiale. Questo mi ha colpita leggendo la drammaturgia propostaci da Laura Branca, da cui la decisione di portare in scena la sua storia narrata al nipote scomparso da bambino e, attraverso di lui, a tutti i giovani che credono che la politica sia solo una cosa sporca e non credono più alla possibilità che attraverso l’attività politica si possano attuare leggi volte al bene comune.”
Spettacolo a cura di Ass. Cult. Youkali APS
Drammaturgia: Laura Branca
Regia: Simona Sagone
Attrici: Simona Sagone, Sara Graci
Mirco Mungari: polistrumentista
REPLICHE Spettacolo:
MODENA: 16 dicembre Sala R. Bergonzoni, Casa delle donne, strada Vaciglio nord n. 6
Ore 16:00 presentazione storica a cura di Laura Branca e Caterina Liotti, Centro documentazione donna
Ore 16:30 spettacolo Iniziativa gratuita realizzata in collaborazione e con il contributo di CGIL e SPI-CGIL di Modena
BOLOGNA: 19 dicembre Teatrino del Baraccano, via del Baraccano n. 2
Ore 20:30 introduzione a cura di Laura Branca
Ore 21:00 spettacolo
Ingresso 15€ intero; minori 10€
MEDICINA: 20 dicembre Sala del Suffragio- teatro di Medicina via Libertà n. 60
Ore 20:30 introduzione a cura di Laura Branca Ore 21:00 spettacolo
Ingresso 15€; minori 10€
Lo spettacolo rientra nel progetto STRA ‘900 ER 3° edizione: figure di donne del Novecento in Emilia-Romagna, sostenuto da Regione Emilia-Romagna, a cura di Associazione Culturale Youkali APS che vede come partner il Centro documentazione donna Modena, la Fondazione Argentina Altobelli, e si realizza in collaborazione con AICS Bologna, Radio Città Fujiko, Fondazione 2000, con il patrocinio di AIB (Associazione Italiana Biblioteche) per il concorso letterario “Oggi racconto io: figure di donne del ‘900 in ER”.
Il cartellone di STRA ‘900 ER 3° edizione: figure di donne del Novecento in Emilia-Romagna ha previsto spettacoli a sfondo storico dedicati alla storia delle donne, un concorso letterario centrato su figure di donne del ‘900 nate o vissute in Emilia-Romagna con premiazione il 21 dicembre a Palazzo d’Accursio, 7 podcast biografici per ricordare donne dalla vita straordinaria che hanno lavorato per i diritti di tutte e per l’accesso delle donne a ogni tipo di professione.
Prenotazioni e informazioni: Associazione Culturale Youkali APS 333.4774139 – info@youkali.it