Spettacolo itinerante scritto e rappresentato per il centenario del Forno del Pane nel 2017 Nell’ambito di Certosa di Bologna. Calendario estivo

Drammaturgia di Simona Sagone 

 fisarmonica  Salvatore Panu

Lo spettacolo, selezionato attraverso un bando pubblico dall’Istituzione Bologna dei Musei e basato su una drammaturgia scritta appositamente da Simona Sagone, è stato ideato per celebrare il centenario dell’apertura del Forno del Pane che, durante la Prima Guerra Mondiale, consentì ai Bolognesi di non patire la fame e nel cui edificio trovano oggi sede il MAMbo- Museo d’Arte Moderna di Bologna e il Museo Morandi.

La drammaturgia prevede 5 stazioni durante le quali sono personaggi femminili a raccontare la figura politica e umana dell’ex sindaco bolognese. La narrazione del coinvolgimento del giovane Zanardi nelle lotte contadine del mantovano, terre dalle quali proveniva, è affidato ad una contadina di Poggio Rusco.

La personificazione di Bologna, indicata dalle cronache di primo novecento come “bella addormentata sopra un cumulo di letame” è la protagonista della seconda scena, rappresentata mentre viene svegliata dalla squilla socialista il giorno delle elezioni comunali del 28 giugno 1914 che porteranno Zanardi a Palazzo D’Accursio, mentre l’eco degli spari di Sarajevo sull’Arciduca Ferdinando e la sua consorte Sofia, raggiungono il mondo intero.

La moglie di Zanardi, Angiolina, porta nella terza scena il pubblico nel clima che regnava a Bologna nel 1920, nei giorni terribili della Strage di Palazzo d’ Accursio, durante la quale i fascisti, organizzati nei fasci di combattimento da Leandro Arpinati, spararono tra la folla e nella sala del Consiglio all’ insediamento della giunta di Ennio Gnudi, successore di Zanardi.

E’ una bidella della prima scuola all’aperto del Regno, le Ferdinando Fortuzzi, a ricordare la visita di Vittorio Emanuele III ai tre padiglioni scolastici dei Giardini Margherita a cui seguì la passeggiata al Forno del Pane che valse alla giunta socialista i complimenti del sovrano. La narrazione della bidella rievocherà poi il passaggio dalla monarchia alla Repubblica ricordando anche l’elezione del Sindaco Dozza che volle accanto Zanardi sul balcone di Palazzo D’Accursio il 24 marzo del ’46, mentre il popolo nella piazza inneggiava ad una fusione delle forze di sinistra.

Tocca infine ad una cantante lirica rievocare l’entusiasmante discorso di Zanardi al Teatro Comunale di Bologna il 14 aprile 1919, in occasione della prima delle 4 rappresentazioni gratuite di teatro popolare da lui volute, a sottolineare l’impegno di questo straordinario uomo politico a favore dell’elevazione spirituale del popolo attraverso l’arte.

Lo spettacolo è adattabile anche in spazio teatrale in forma scenica e non itinerante.

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