IO sono Vittorina, Vittorina Dal Monte , Partigiana, Sindacalista, dirigente politica ma soprattutto DONNA
Sono nata a Imola nel 1922 da Romeo e Maria Quattrosoldi, entrambi braccianti antifasciscisti e fondatori della locale sezione del Partico comunista.
Ho viaggiato costretta dalle persecuzioni fasciste verso mio padre in Sicilia e poi in Francia dove ho studiato fino alla terza media, un gran privilegio a questi tempi. Tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta dopo aver lavorato come sarta, poi come ambulante e poi come mondina, ho maturato la mia formazione politica che mi spinse a far parte della Gioventù comunista francese.
Durante il secondo conflitto mondiale, sono rientrata in Italia per porter partecipare alla Resistenza nel battaglioneb Pianura della brigata Sap di Imola dal 1° agosto 1944 al 14 aprile 1945 con il grado di sottotenente
Nell’immediato dopoguerra, assunse vari incarichi politico-sindacali, nel Partito comunista, nell’Unione Donne Italiane, all’interno della Cgil e nelle amministrazioni locali, che la spinsero a muoversi ripetutamente in varie città d’Italia (Bologna, Torino, Milano, Roma). Nel 1946 ho frequentato un corso di tre mesi presso la scuola del Partito comunista, in seguito al quale divenne funzionaria della Federazione bolognese del Pci, entrando a far parte nel 1948 della rispettiva Segreteria e della Commissione femminile, incarico che mantenne fino al 1952.
Contemporaneamente, nel 1951 sono stata eletta, sempre tra le fila del Pci, nel Consiglio provinciale di Bologna dove sono rimasta fino al 1953. Tra il 1952 e il 1953 ho fatto anche parte della Giunta provinciale, ricoprendo la carica di assessore all’infanzia e maternità. Nel 1953, mi sono trasferita a Torino per occuparmi della Commissione femminile del Pci torinese, dove rimasi fino al 1956. In quell’anno, mi sono trasferita a Roma accogliendo l’invito a far parte della Segreteria nazionale dell’Udi.
Dal 1958 al 1963, svolsi attività sindacale presso il Sindacato operai tessili, come responsabile del settore delle confezioni in serie. Nel 1963 sono entrata nella Segreteria nazionale della categoria e mi trasferii a Bologna per guidare le lotte delle lavoranti a domicilio, rimanendovi fino al 1965. In quell’anno, mi trasferii a Milano per ricoprire il ruolo di Segretario generale della Federazione lavoratori dell’abbigliamento, incarico che mantenni fino al 1967.
Ritornai nuovamente a Bologna, dal 1967 al 1979 impegnandomi come funzionaria nel Pci bolognese, responsabile per il partito del Quartiere Saffi. Contestualmente, continuai, a occuparsi delle fabbriche a prevalente manodopera femminile, dei diritti delle donne e delle politiche di pari opportunità.
Una volta in pensione, tra la fine degli anni Settanta e la fine degli anni Novanta, ho continuato il mio impegno politico, che mi spinse a collaborare dapprima con l’Udi di Bologna (1979-89) e successivamente con il Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne di Bologna.
Negli anni Novanta aderii al Partito democratico della sinistra (Pds), continuando a impegnarmi come attivista.
A me il Comune di Bologna ha intitolato un giardino in via Emilia Levante 140. Il Comune di Imola mi ha intitolato un’area verde presso via Capelli.
Sono morta a Bologna nel 1999, soddisfatta di aver contribuito alla difesa delle lavoratrici dallo sfruttamento dei padroni e di aver contribuito alle lotte politiche per i diritti sociali delle donne.