Incontri di un ora e mezza. Corso annuale. Iscrizione in ogni momento dell’anno.
Il Corodari si ispira al pensiero pedagogico di Gianni Rodari espresso ne “La grammatica della fantasia”.
Nel Corodari l’approccio ai testi, al suono, alle melodie pone al centro dell’attenzione il bambino come soggetto creatore, produttore e ricercatore nell’ottica di una pedagogia musicale che proponga stimoli atti a sviluppare l’inventiva del bambino e ad ampliare il suo “paesaggio sonoro” consentendogli di trovare nuove modalità espressive attraverso la musica.
Il Corodari si propone di lavorare su un repertorio variegato che comprenda filastrocche e canti popolari, canzoni per bambini, canzoni di musica leggera, melodie classiche.
La prima parte del percorso sarà puramente laboratoriale durante la quale i bambini avranno la completa libertà di sbagliare, stonare, sperimentare, inventare all’interno degli esercizi- gioco che verranno proposti dalla formatrice Simona Sagone; la seconda parte del lavoro sarà dedicata al canto e alla formazione, incontro dopo incontro, del “repertorio” del Corodari.
Obbiettivi e metodologia
L’obbiettivo primario del progetto è utilizzare “il gioco del teatro e il gioco della voce” come recinto, giardino, in cui far germogliare la creatività dei bambini consentendo loro di affrontare paure e blocchi espressivi e/o corporei.
Accantonando inizialmente la questione del senso linguistico e della parola che significa, utilizzando esercizi sulla coscienza di sé, dello spazio occupato dal proprio corpo nello spazio e delle possibili proiezioni del corpo attraverso il movimento e il “lancio” della voce nel medesimo spazio e ancora, attraverso la sensazione della possibilità di comprensione dell’altro ancor prima di coinvolgere la parola, si potrà far sperimentare ai bambini la fiducia nelle proprie capacità e la fiducia nel gruppo.
In una seconda fase di lavoro si potrà usare la parola attraverso canzoni, filastrocche, fiabe, poesie, racconti… ed esplorarne la bellezza, la differenza di suoni, ritmi, in una stessa lingua cambiando il tipo di testo o semplicemente l’emittente, e tra lingue o dialetti diversi cambiando il tipo di emissione vocale, la zona di appoggio dei suoni e la risonanza ecc… e si potranno fare esperimenti di imitazione dei suoni- ritmi- colori differenti.
Da materiali sonori e gestuali semplici si arriverà a lavorare sulla complessità studiando canti che potranno essere anche presentati al pubblico al termine del percorso.