Corso annuale. Lezioni a cadenza settimanale di 1 ora.
L’educazione musicale rappresenta un forte stimolo allo sviluppo dell’intelligenza infantile; favorisce, infatti, il passaggio dal pensiero “concreto” centrato sulle percezioni sensoriali, al pensiero astratto.
Questo tipo di approccio relazionale alla realtà non si limita alle note, ma si estende al campo del pensiero e delle idee astratte, favorendo così la comprensione di altre materie, quali la grammatica, la matematica, le scienze ed inserendosi a pieno titolo nel percorso formativo e curriculare di ogni allievo.
L’ideale sarebbe quindi un approfondimento precoce, fin dalle scuole materne poiché tutti i bambini sono dotati di capacità cognitivo- musicali, doti che vengono potenziate dall’insegnamento della musica fin da piccoli e non si sviluppano più se non si esercitano in questo periodo della crescita.
Le strategie didattico educative seguiranno fondamentalmente gli argomenti e i contenuti delle metodologie musicali Orff-Shulwerk, Dalcroze, Kodaly, Willems: il movimento, la voce, il fantastico, lo strumentario melodico di base e gli elementi di codificazione e decodificazione del suono.
Il pensiero pedagogico di base di queste metodologie pensate come strategie didattico- musicali per bambini, immagina le attività musicali come dei mezzi, delle possibilità di crescita artistica globale, ampia e completa dell’individuo. Un individuo visto nella sua completezza di vissuto personale e collettivo.
E’ attraverso il GIOCO che si sviluppano le capacità motorie, sensoriali, quelle socio-affettive, espressive, intellettuali.
Questo elemento della partecipazione naturale alle attività è quello che si vuole riportare nel percorso musicale, un far musica da subito, attraverso le capacità e competenze naturali del bambino.
Il corpo in MOVIMENTO offre la naturale opportunità di tradurre i fenomeni del mondo circostante in esperienze personali. Un uso del corpo come mezzo di conoscenza di se stesso e degli altri, come strumento di interiorizzazione delle caratteristiche spazio-temporali, come “macchinario” capace di ascoltare e produrre suoni.
Una storia, una fiaba, un percorso FANTASTICO permetterà al bambino di effettuare il passaggio dal sogno alla realtà, dall’irrazionale al concreto, dal caos all’ordine, attraverso un passaggio morbido che gli consenta continui spostamenti dal reale al fantastico, senza mai perdere il controllo e la gestione dell’una e dell’altra dimensione.
Presentare l’attività musicale attraverso questi canali, offre al bambino e all’insegnante una visione ampia e reticolare del fenomeno musicale.
Offre inoltre la possibilità di vivere la musica non come una “cosa” lontana, astratta, ma consente di vederla sempre a stretto contatto con se stessi e con il mondo circostante.
Al tempo stesso però, queste metodologie costituiscono delle solide basi per un successivo approfondimento nello studio della musica.
Si avrà cura per l’uso della voce nel cantato, si baderà maggiormente all’acquisizione di precisione ritmica, si punterà alla elaborazione di attività che coinvolgeranno l’uso dello strumentario ritmico. Il nostro percorso didattico mira all’apprendimento di competenze musicali specifiche conservando un indispensabile carattere di interdisciplinarità, e si basa su tre momenti didattici e pedagogici fondamentali: l’approccio e la preparazione; la formazione musicale; la performance.