Laboratorio pittorico e teatrale per bambini di Scuola Primaria

25 incontri di due ore ciascuno realizzabili con un gruppo classe oppure con un gruppo libero di utenti. Minimo 10 bambini massimo 25.

DALLO SCARABOCCHIO ALLA COSTRUZIONE DI PUPAZZI CON MATERIALE DA RICICLO
• DAI PUPAZZI ALLA STORIA
• DALLA STORIA AL TEATRO

OBIETTIVO DEL LABORATORIO:
Il laboratorio si propone di lavorare con i bambini sulla pluralità dei linguaggi espressivi elaborando un percorso che partendo dal disegno arriva alla narrazione, prende vita nei vari personaggi, divenendo forma rappresentativa della realtà.
La costruzione di pupazzi/personaggi diventa un viaggio a tappe in cui si incontrano e si intersecano i laboratori di arte, cucito e manipolazione, di scrittura e di narrazione, ma anche quelli di improvvisazione e canto.
In tal senso il teatro si offre come prezioso strumento formativo multidisciplinare e interdisciplinare, attivando nei bambini risorse relative alla fantasia e creatività, tese a rendere il bambino consapevole della complessità della comunicazione verbale e non verbale.

DALLO SCARABOCCHIO ALLA COSTRUZIONE DI PUPAZZI CON MATERIALE DI RICICLO:
Come si costruisce un personaggio e la sua storia? Nella prima parte del laboratorio i bambini verranno lasciati liberi di disegnare, scarabocchiare o usare qualsiasi tecnica che a loro venga in mente.

Lo scarabocchio contiene in potenza la storia di un personaggio, basta farlo emergere dal caos dei segni apparentemente senza significato e organizzare i contenuti già presenti. Una volta raccolto tutto il materiale grafico sarà possibile costruire dei pupazzi/personaggi ispirati ai disegni realizzati dai bambini usando materiali diversi e di riciclo.
In questo modo i bambini potranno essere liberi di giocare e divertirsi con ogni materiale: cartone, bottiglie e bicchieri di plastica, tappi di sughero, ecc…

Le tecniche utilizzate saranno tese alla valorizzazione del materiale povero e del riciclo, con cui reinventare e ricostruire i personaggi prima e poi le scene dello spettacolo finale. I bambini saranno invitati a portare da casa scatole da scarpe o di cartone, giornali vecchi e riviste, rotoli di carta e cartoncini delle merendine, bottoni e stoffe non in uso o di indumenti vecchi, lana, fili ecc…
Ogni lezione sarà strutturata in modo tale che ogni bambino potrà portare avanti la costruzione del suo pupazzo/personaggio intervallando l’attività con giochi teatrali di gruppo tesi a sviluppare la socialità dei bambini oltre a divertirli.

DAL PUPAZZO ALLA STORIA
I pupazzi/ personaggi inventati dai bambini potranno essere messi in relazione gli uni con gli altri come se fossero persone che si incontrano in una città immaginaria.
L’incontro tra i pupazzi/personaggi è l’incontro mitologico con l’altro, la scoperta del diverso da sé foriera di tanti interrogativi. L’incontro è già l’inizio di una storia che potrà essere sviluppata attraverso improvvisazioni teatrali dai ragazzi.
Dalle improvvisazioni libere dei bambini si arriverà per montaggi successivi a definire una storia che verrà messa in scena utilizzando le armi del teatro: il corpo, la voce, gli oggetti, l’immaginazione.
Per arrivare alla messa in scena la strada sarà ancora lunga perché gli allievi dovranno imparare come si usano gli strumenti del gioco del teatro.

DALLA STORIA AL TEATRO
Per realizzare la messa in scena delle storia inventata dai bambini la formatrice presenterà ai ragazzi le tecniche teatrali nella forma del gioco ponendo come obbiettivo di questa parte del laboratorio non quello di formare degli aspiranti attori, bensì quello di consentire ai partecipanti di padroneggiare i propri mezzi espressivi ed essere meno impacciati nell’uso del corpo e della voce nei rapporti sociali. Il gioco del teatro in questo modo diventa un mezzo per affrontare con maggiore sicurezza il gioco della vita.
Nella realizzazione delle improvvisazioni teatrali verranno utilizzati i pupazzi/personaggi inventati dai bambini. Inizialmente verrà accantonata la questione del senso linguistico e della parola che significa, si proporrà ai partecipanti di lavorare solo con i pupazzi e con i loro corpi e con suoni non significanti. Per facilitare i ragazzi nelle improvvisazioni senza parole verranno proposti esercizi gioco sulla coscienza di sé, dello spazio occupato dal proprio corpo nello spazio e delle possibili proiezioni del corpo attraverso il movimento e il “lancio” della voce per esplorare le possibilità di conoscere l’altro ancor prima di coinvolgere la parola.
In una seconda fase di lavoro si potrà usare la parola e frammenti di testi anche di lingue differenti, o nei dialetti dei partecipanti, ( prosa, canzoni, filastrocche, fiabe, poesie, racconti…) ed esplorarne la bellezza, la differenza di suoni, ritmi, timbri.
A partire dai materiali sonori, gestuali e testuali semplici elaborati dai bambini durante il laboratorio nascerà la partitura dello spettacolo finale che porterà in scena la storia dei pupazzi /personaggio e dei loro incontri.

 POSSIBILI TEMI SVILUPPABILI ATTRAVERSO LA METODOLOGIA SOPRA INDICATA:

– “RACCONTIAMO LE EMOZIONI”:
Il percorso propone di accompagnare i partecipanti al riconoscimento delle proprie emozioni attraverso la narrazione usando il corpo e le maschere espressive realizzate dal gruppo

– “COS’E’ LA PACE COS’E’ LA GUERRA”
Il percorso propone di accompagnare i partecipanti alla consapevolezza della comprensione del ben-essere e benestare in situazioni conflittuali

– “SMONTIAMO LE FIABE”
Il percorso propone di accompagnare i partecipanti alla comprensione della fiaba attraverso il gioco roderiano del rovesciamento delle trame.
Giocare con le fiabe permette ai partecipanti di ampliare il proprio immaginario aiutando il gruppo ad accogliere la pluralità di punti di
vista differenti.

– “I COLORI DELLA NARRAZIONE”
Il percorso propone di accompagnare i partecipanti alla conoscenza dei colori e del loro significato simbolico ed emozionale per tradurre i colori in emozioni e le emozioni in narrazione.