A caccia di suoni antichi dai Greci al Medioevo- Scuola Primaria classe 5° e Secondaria di I grado classe 1°
Modulabile da 2 a 4 incontri. Fino a 50 ragazzi.
L’obiettivo delle attività proposte in questo progetto è, in ultima analisi, rivivere l’esperienza dello spazio sonoro del mondo antico. Il quesito di partenza da cui muove il lavoro non è infatti “che musica facevano i Romani? Quali strumenti musicali erano usati nel Medioevo?” ma “quali suoni avremmo potuto ascoltare per le strade di una città romana?”, “qual era il sottofondo sonoro di un banchetto in un castello medievale?”. Prima ancora che sugli strumenti musicali, sui repertori e sulle forme, l’indagine sarà dunque condotta sulla dimensione sonora nella sua globalità.
Questo approccio permette un’interazione capillare con diverse materie curriculari (in particolare storia, italiano, educazione musicale) e un utilizzo articolato e variegato degli strumenti didattici: si affronterà infatti l’analisi di documenti di vario genere (testi letterari e storici, riproduzioni di opere d’arte, brani musicali) fino al contatto diretto con gli strumenti musicali antichi (attraverso copie utilizzate in concerto).
L’obiettivo finale è fornire ai giovani fruitori del progetto una consapevolezza profonda e precisa del contesto sonoro legato alle varie epoche storiche e a precise situazioni contingenti; in altre parole, non si vuole soltanto fornire allo studente la fruizione del suono del liuto medievale o della viella o del corno da caccia, ma dargli la possibilità di comprendere quale fosse l’effettiva realtà sonora di una canzone trobadorica, di un’estampida, di una battuta di caccia nel bosco.
L’attività sarà organizzata per tematiche e situazioni (“il banchetto”, “la caccia”, “la guerra”….) è modulabile sulle esigenze e disponibilità dell’istituto e del territorio.
L’attività strettamente didattica si articola in una serie di 2 o 4 lezioni-seminario in aula di 60 minuti ognuna, durante le quali si affrontano attività visive e di ascolto, utilizzando in particolare repliche di strumenti antichi (greci, romani, medievali) e riproduzioni di fonti iconografiche (manoscritti miniati, antifonari, dipinti, tarsie, arazzi…); si affronta inoltre anche l’analisi guidata delle fonti letterarie, alla ricerca di ogni traccia del mondo sonoro antico. L’esito finale dell’attività è una serie di veri e propri seminari – concerto, in cui all’attività didattica in senso stretto si intreccia l’esecuzione dal vivo della musica antica. Lo spettro sonoro, insomma, è il vero protagonista dell’attività didattica.
Durante le lezioni – concerto gli alunni potranno realizzare un diario-testimonianza su cui annotare e descrivere tutte le esperienze sonore vissute (la musica del banchetto, la musica della cattedrale, la festa di piazza…) che rimanga nel portfolio didattico della classe.
Attrezzatura richiesta per lo svolgimento delle lezioni: videoproiettore collegato a pc o lavagna luminosa, uno stereo portatile e una lavagna per scrivere. Gli strumenti musicali e i materiali didattici sono invece a cura del docente. Non è necessaria amplificazione.