Drammaturgia e regia: Simona Sagone
con Simona Sagone e Sara Graci
accompagnamento musicale: Mirco Mungari
“Per il pane, la pace e la libertà” è dedicato alle straordinarie azioni quotidianamente svolte durante la guerra di liberazione dai nazifascisti, dalle partigiane di Bologna.
La pièce teatrale, scritta e diretta da Simona Sagone, è indirizzata a un pubblico vasto, dai giovanissimi agli adulti e vede in scena, oltre all’autrice stessa, anche l’attrice Sara Graci e il musicista Mirco Mungari.
Afferma l’autrice “Quello che fecero le donne in guerra, non solo a Bologna, ma in tutt’Italia, non fu solo un dovere compiuto, né fu cosa di poco conto. Portare armi e volantini clandestini nella sporta della spesa era diventata per loro un’azione reiterata quotidianamente, ma non per questo meno audace e incredibile agli occhi di donne e uomini che vivono oggi in un periodo di pace”.
Il testo racconta la storia di nonna Lia, rivissuta dalla nipote attraverso il diario della nonna ricevuto in eredità. Attraverso l’immaginaria figura di Lia, divenuta la partigiana Marcella nei terribili anni della guerra e poi tornata ad essere un’onesta operaia fino alla pensione, in scena vengono ricordate tutte le partigiane che allora hanno consapevolmente partecipato a tante azioni pericolose, ma non hanno voluto chiedere, a guerra finita, il riconoscimento come partigiane. In Provincia di Bologna solo 1850 donne chiesero il riconoscimento, sicuramente furono molte di più quelle che parteciparono coraggiosamente alla resistenza, anche se è difficile stimarne il numero.
Non si è combattuta la guerra solo con le armi in pugno, ma anche preparando a maglia un indumento caldo per i compagni partigiani, offrendo gli ultimi spiccioli per aiutare altre donne rimaste senza sostegni economici, curando malati e feriti negli scontri, rischiando la vita per ottenere razioni supplementari di grassi, sale e zucchero per sfamare figli e genitori anziani.
Come raccontano le testimonianze e i numerosi studi di genere realizzati negli ultimi decenni, in quei giorni ogni donna fu madre di tutti gli italiani ed ebbe il coraggio di lottare per accorciare anche di un solo giorno quella terribile carneficina.
Attraverso questo spettacolo, finanziato nel 2014 dal Quartiere Saragozza grazie al progetto di rete “Viviamo il parco”, realizzato anche con la collaborazione di ANPI Saragozza e del Coordinamento donne ANPI, Youkali ha voluto omaggiare tutte le donne che hanno saputo alzare la testa durante l’occupazione tedesca e hanno trovato il modo di protestare davanti alle autorità fasciste organizzando e partecipando alle grandi manifestazioni del ’44 e del ’45 ingaggiando una lotta, sia in città che nelle campagne, per il pane, la pace e la libertà!