“Resistenza Franca” in scena a Castel Maggiore
27 ottobre 2023 ore 21 al Teatro Biagi D’Antona di Castel Maggiore torna in scena “Resistenza Franca: Omaggio a Franca Rame” Monologhi di Franca Rame: Michele Lu Lanzone, Nada Pasini, Una madre. Simona Sagone: attrice e regista; Mirco Mungari: chitarra; Sara Graci: attrice, con la partecipazione di Beatrice de Leonibus e Simona Esposito a cura di Ass. Cult.Youkali APS . Omaggio a Franca Rame, alla sua scrittura di resistenza al femminile attraverso la messa in scena di 3 monologhi che mettono al centro il tema della morte e della maternità, insieme al desiderio di ribellione ai potenti e di riscatto sociale.
Lo spettacolo GRATUITO rientra nel progetto Liber3 di Scegliere del Comune di Castel Maggiore con Falling Book associazione culturale, Rose Rosse e altre associazioni di rete, con il patrocinio di Fondazione Dario Fo e Franca Rame per la rassegna Un anno per Franca.
L’attrice Simona Sagone mette in scena i monologhi Michele Lu Lanzone, Nada Pasini e Una madre. L’Associazione Culturale Youkali APS con questa produzione prosegue nel suo obiettivo di promozione della drammaturgia al femminile e della storia delle donne, erodendo, anche attraverso il teatro, la visione patriarcale dell’esistenza e attivando nuove forme di resistenza civile e riflessioni su temi sociali, in particolare sui valori della resistenza al nazifascismo e alle mafie.
I tre testi messi in scena compaiono in un volume che, nell’edizione originale di Einaudi, ormai fuori commercio, ha come titolo “Le commedie di Dario Fo” e che solo nel sottotitolo riporta il nome di
Franca Rame come coautrice. I più recenti studi sui copioni originali custoditi presso la Fondazione Fo Rame e sulla modalità di collaborazione tra Dario e Franca, hanno evidenziato un accordo tra i due che teneva Franca nell’ombra, editorialmente, per spingere avanti l’uomo della coppia in un mondo in cui l’autorevoezza era ancora tutta declinata al maschile. E’ giunto il tempo di ridare a
Franca Rame il giusto riconoscimento come coautrice di tanti testi della fortunata coppia artistica e di valorizzare il ruolo di Franca come archivista e reggitora della compagnia Fo Rame, senza dimenticare la sua importanza come artista, politica e intellettuale.
“Michele Lu Lanzone” è la storia di un sindacalista siciliano ucciso dalla mafia perché cercava di portare l’acqua ai contadini. Il racconto è ambientato in un manicomio dove è ricoverata la madre impazzita dal dolore per la vicenda. La pièce faceva parte di uno spettacolo in due atti dal titolo L’operaio conosce 300 parole, il padrone 1,000 – per questo lui è il padrone di Dario Fo e Franca Rame che ha debuttato alla Camera del Lavoro di Milano il 20 novembre 1969.
A segure “Nada Pasini” partigiana della Settima Brigata GAP di Bologna coinvolta nella cura dei feriti reduci dalla battaglia di Porta Lame il 7 novembre 1944 e per questo torturata dai nazifascisti come ritorsione per le perdite subite dai loro ranghi e per indurla a fare i nomi dei medici dell’infermeria della brigata. L’atto unico, insieme ad altri scritti tra il 1970 e il 1971, è stato raccolto in “Fabulazioni sulla Resistenza” e reca l’indicazione “Quattro monologhi di Franca Rame, Dario Fo, Jacopo Fo”, a cura di Franca Rame. Rientra poi nello spettacolo e nel vinile “Basta con i fascisti!” (1973) del Collettivo la Comune di Dario Fo e Franca Rame.
L’ultimo brano in scena sarà “Una madre” scritto nel 1982. A parlare è la madre di un terrorista appena entrato nelle BR catturato con la pistola in mano alla prima missione. L’atto unico racconta la difficile presa di coscienza da parte della donna di avere un figlio terrorista e la penosa visita al ragazzo nel carcere speciale in cui viene rinchiuso. La madre chiama il pubblico a riflettere sul passaggio di questi giovani arrestati per terrorismo dalla contestazione studentesca alla lotta armata e appella alla corresponsabilità tutti coloro che avevano preso parte alle manifestazioni e alle lotte politiche dal ‘68 in avanti, come anche quanti avevano assolto gli autori delle stragi fasciste nel dopoguerra e gli autori di tutte le successive stragi da Piazza Fontana a Bologna.
In scena, accanto all’attrice Simona Sagone ci sarà il musicista polistrumentista Mirco Mungari e all’atto unico “Michele lu Lanzone” parteciperà anche l’attrice Sara Graci insieme a due allieve dei laboratori di Youkali Beatrice de Leonibus e Simona Esposito, che vestiranno i panni delle infermiere del manicomio. Costumi di Paola Martinelli Arlotti.
Per prenotare: 333 477 4139 oppure info@youkali.it
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