Seconda recita 31 luglio il Fronte delle donne
“Mettere in scena la storia delle donne per noi di Youkali significa parlare dell’oggi, delle lotte ancora da sostenere, dei diritti ancora non ottenuti, delle conquiste sociali e politiche che non possono essere date per scontate e che ogni giorno vediamo a rischio, quando una bracciante viene sfruttata dai caporali, quando una giovane viene licenziata perché incinta, quando nelle stanze del potere si incontrano solo uomini”. Simona Sagone autrice ed attrice dello spettacolo, Presidente Youkali.
“Bologna ’15-’18 Il fronte delle donne” è uno spettacolo di narrazione con cinque personaggi prologo ed esodo in scena il 31 luglio, l’11 e il 18 settembre 2018 Nell’ambito del calendario estivo della Certosa di Bologna e di Be Here Bologna Estate 2018
Lo spettacolo itinerante che vedrà in scena, oltre a Simona Sagone, anche il polistrumentista Mirco Mungari, e l’attrice Sara Graci, metterà in luce il protagonismo femminile nella vita politica e sociale del Paese come produttrici di pensiero su riviste e giornali, lavoratrici capaci di rivendicare i propri diritti, sindacaliste, “imprenditrici morali” del conflitto coinvolte in opere assistenziali o instancabili ricercatrici di notizie sulle sorti dei soldati con cui le famiglie avevano perso i contatti.
Il percorso è concepito come un viaggio lungo il fronte interno delle donne nella Bologna del ’15- ’18 attraverso tutte le classi sociali.
Nella prima tappa gli spettatori incontreranno la tranviera Irene Ballanti la cui foto venne pubblicata dal Carlino nell’ottobre del 1916 per narrare, con diffidenza, l’ingresso delle donne in quella professione. Irene è stata immaginata dall’autrice della drammaturgia come una pacifista anarchica che frequenta la Camera del Lavoro e si interroga sulle limitazioni imposte alle donne dall’autorizzazione maritale, che di fatto impedisce alle donne di prendere decisioni autonome. Irene, pur delusa dall’interventismo dell’anarchica Maria Rygier fino al 1914 convinta antimilitarista, continua a credere nel movimento internazionale delle donne come antidoto all’avidità di conquiste dei capitalisti e coronati.
Il secondo quadro è dedicato alla socialista Argentina Altobelli, prima Segretaria Generale della Federazione Nazionale Lavoratori Terra e prima donna ad essere nella direzione del Partito Socialista. L’Altobelli interviene a Bologna ad una riunione privata in occasione del 1° maggio 1916 notando come il conflitto stia gravando in particolar modo sulle donne proletarie immesse in massa nel meccanismo della produzione al posto degli uomini finendo per essere sfruttate dai padroni con salari più bassi e orari più gravosi di quelli sostenuti dagli uomini. Argentina durante la guerra è fortemente impegnata a lottare perché alle lavoratrici della terra venga concessa la cassa maternità e l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e per liberare le risaiole dal caporalato e lungo tutto il suo mandato si batterà per le 8 ore, senza tuttavia riuscire a raggiungere questo obiettivo.
Al monumento dei Caduti della I guerra Mondiale verrà raccontata la genesi di quel monumento a partire dalla realizzazione di un giardino attorno alle tombe dei caduti dopo il 4° anniversario dell’ingresso in guerra dell’Italia, giardino ideato e curato inizialmente dalle allieve della Regia Scuola Normale Laura Bassi insieme alla loro insegnante nonché ispettrice generale dell’Ufficio Notizie Gida Rossi.
La 4° tappa, nel chiostro del ‘500, è dedicata alle madrine di guerra Teresa e Ida Folli e alle lettere dal fronte ricevute dalle due sorelle, ora custodite presso la biblioteca del Museo Civico del Risorgimento che ha consentito a Youkali di proiettarle all’interno di un’animazione realizzata da Sonny Menegatti.
L’ultima protagonista dello spettacolo è la fondatrice dell’Ufficio Notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare, la Contessa Lina Bianconcini Cavazza, rappresentata nel giorno della cerimonia solenne di chiusura dell’Ufficio Notizie il 30 giugno 1919 dopo la consegna degli attestati di benemerenza e delle medaglie alle volontarie da parte dell’allora Ministero della Guerra.
Le tappe del percorso saranno unite da momenti musicali curati dal polistrumentista Mirco Mungari che intonerà canti popolari come La bella Gigogin, Nostra patria è il mondo intero, Mamma dimmelo se sei contenta, proseguendo con l’Internazionale e il De profundis. A conclusione della scena dedicata a Gida Rossi il pubblico verrà coinvolto nel canto di O Venezia, impersonando una classe di fanciulle delle Laura Bassi.
Il progetto spettacolare di Simona Sagone prosegue idealmente quello del 2017 “Zanardi: pane, alfabeto e socialismo” dedicato al centenario del Forno del Pane voluto dal Sindaco Zanardi, primo sindaco socialista della città di Bologna insediatosi a Palazzo d’Accursio il 14 luglio del 1914.
L’amministrazione di Zanardi, protagonista l’anno passato della messa in scena, in questo nuovo lavoro rimane sullo sfondo come elemento facilitatore dell’ingresso al lavoro delle donne grazie all’apertura degli asili, dei ricreatori domenicali e delle colonie estive; come sostegno importante per l’attività della sezione di Bologna dell’Ufficio Notizie nonché come fondamentale promotore del sistema di sussidi alimentari in vigore dal 1915 in città che, unitamente ai prezzi calmierati praticati dai così detti Negozi Zanardi, riuscì a sfamare la popolazione evitando rivolte occorse in tante altre realtà italiane.
Se l’esodo dello spettacolo è affidato alla ormai ex tranviera Irene Ballanti, licenziata al ritorno dei reduci e costretta dalla disoccupazione a dipendere dal pane gratuito garantito dal Sindaco Zanardi anche per tutto il 1919, il prologo è affidato a un audio che verrà diffuso dalle ore 20:30 nel cortile della Certosa che riproporrà famosi articoli scritti da donne protagoniste della scena editoriale del primo ‘900 che riassumono il lungo e acceso dibattito tra pacifiste e interventiste rispetto alla guerra di Libia prima e poi, riguardo l’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale.
Segnaliamo i costumi realizzati da Paola Martinelli Arlotti e Monica Ravaglia e le voci registrate di: Alessandro Tampieri, Fiorenzo Fiorito, Mirco Mungari, Sara Graci oltre all’animazione video elaborata da Sonny Menegatti.
L’Associazione Youkali ha realizzato lo spettacolo grazie alla collaborazione del Museo Civico del Risorgimento per le ricerche storiche e di AICS Bologna, Tavola delle donne e UDI Bologna.
L’iniziativa fa parte di Be Here. Bologna Estate, 2018, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna.
Lo spettacolo avrà luogo anche in caso di maltempo.
Inizio h. 21.00.
Ritrovo h. 20.30 presso l’ingresso principale in via della Certosa 18 (cortile chiesa).
Ingresso: € 10, di cui € 2 devoluti alla valorizzazione della Certosa
Prenotazione obbligatoria: tel. 333 4774139 (mattino – pomeriggio) – info@youkali.it